martedì 7 agosto 2012

ATV Digitale di IW4APQ, Franco

Colleghi ativuisti  i tempi cambiano ed e’ venuto il momento di iniziare a trasmettere nel sistema digitale!

Già  dallo scorso anno avevo iniziato la ricerca su internet di modulatori digitali a costo contenuto. La ricerca mi aveva orientato ad usare un TX Digitale Terrestre che, mixato con un oscillatore locale, mi potesse dare le frequenze che noi usiamo al nostro scopo.

 Consultatomi con  un collega che avendo lavorato in RAI  conosce molto bene le problematiche della modulazione digitale terrestre mi ha sconsigliato vivamente di  intraprendere questa strada  in quanto la buona riuscita delle immagini richiede una stabilita in frequenza e purezza spettrale dell’oscillatore  locale che alla fine diventa difficile la realizzazione. Per non parlare dell’amplificazione che deve essere assolutamente in classe A pura altrimenti si perdono le caratteristiche dell’immagine. La resa in  potenza ottenibile da un amplificatore in classe A e’ molto bassa a scapito di assorbimenti molto alti di corrente. Di solito noi radioamatori vogliamo molta potenza con pochi stadi di amplificazione.

Detto questo la strada da perseguire è stata quella  del  digitale  SAT. In agosto dello scorso anno  una rivista di elettronica ha pubblicato un tx per digitale terrestre ad un canale utilizzando un convertitore MPEG 2  e un modulatore digitale con uscita 40- 860 MHz  della BMB TECNOROLL ditta italiana che contattata  mi ha riferito che questo modulatore poteva fornire anche un segnale modulato in  digitale SAT, bastava settarlo alla partenza nel modo che io volevo.

Armato di  tanta volontà ho realizzato lo stampato doppia faccia per il TX digitale, diciamo che dopo molteplici controlli visto il costo dei dispositivi ho fatto funzionare il modulatore che tramite porta RS 232 puo’ essere settato nel modo di trasmissione che si vuole DVB-T-S-C, si puo’ regolare la frequenza di trasmissione e la potenza in uscita.

 Modulatore digitale ad un canale 


     Foto 1  -2 














Vediamo lo schema di principio del TX DVB-S a 1.2 GHz e 10 GHz: è composto dal modulatore digitale ,dall’oscillatore locale, il mixer, uno stadio amplificatore con interposto il filtro passa banda (1230 -1280) e (10.2-10.7) a seguire gli  stadi amplificatori e il finale di potenza.


Foto 3

Il  PLL è ricavato dall’ormai noto TX ATV 1.2 GHz con il quale tutti più o meno abbiamo  iniziato a trasmettere in analogico dotato della sintonia con pic 16f84.


                  










Foto 4 Schema oscillatore a PLL, oscillatore e sintonia
















Foto 5
Realizzazione sintonia e oscillatore a PLL



























Foto 7 -8
Nelle foto si vede il mixer e la realizzazione del filtro in uscita dal mixer .
Il mixer è semplicemente un doppio bilanciato RMS 30 che si trova nelle schede surplus di telefonia mobile.
             






Foto  9-10
Le fotomostrano la curva di risposta del filtro e il guadagno che non è alto data dal fatto di amplificare in classe A ( la modulazione digitale sat non necessita di una amplificazione in classe A pura ma comunque tenere basso i prodotti di intermodulazione  Shoulders già all’inizio è meglio, ci pansano gli stadi finali ad alzarli!)
L’oscillatore locale a 1.014 GHz è attenuato di  -36 dBm     
                                  







Foto 11-12
La banda passante del filtro assicura la trasmissione del segnale DATV da 1.220 > 1.280 Ghz  







Il risultato  della miscelazione dei segnali sopra descritti è questa:








Foto 13  Visializzazione tipica del segnale digitale.   
Foto 14  Ai lati del panettone alto si vedono i shoulders che sono prodotti di intermodulazione delle portanti contenute nel segnale digitale questo allargamento di banda deve essere il più stretto possibile ,
la differenza fra i shoulders e la portante digitale  per noi radioamatori  è accettabile al disopra dei 30-40 dBm. 
L’uscita dal filtro a 1.2 Ghz  e ’circa a – 8 dBm, questo segnale che va a comandare il driver di potenza  può essere aumentato con il segnale in uscita del modulatore digitale considerando che il modulatore può arrivare ad un valore di 256, io solitamente vado ad un valore di 15- 20, ciò vuole dire che di potenza sul modulatore ce n'è ancora. Attenzione, che aumentare questo segnale  significa alzare notevolmente i shoulders, quindi con l’analizzatore di spettro controllare sempre di rimanere nei valori accettabili prima descritti.







Foto 15-16  Modulo di potenza circa 500 mW preceduto da un MAR 6 e un AG 102.   Non ha inportanza cosa si usa come driver purchè non eccedere con l’amplificazione, per il solito motivo di non creare prodotti di intermodulazione sulla portante digitale. Nei prototipi che ho costruito ho usato anche il modulo di potenza da 20 wat RA18H1213G limitando la potenza a soli 4 Watt.

Il costo del TX non è molto contenuto comunque vale la pena intraprendere questa strada perchè le immagini sono perfette ed alla fine è una esperienza  nuova.  

Così ci raccontava Franco IW4APQ a riguardo della sua sperimentazione nel campo dell' ATV Digitale, dopo il periodo estivo, quando rinfrescherà, dara mano al saldatore con altre interessanti realizzazioni...

giovedì 2 agosto 2012

Ricordando Vico

Ad un anno esatto dalla scomparsa del nostro collega radioamatore, ma sopratutto amico e maestro di radio in generale e di microonde in particolare, voglio ricordarlo con questo video realizzato con alcune immagini raccolte in questi suoi lunghi anni di attività radiantistica ( che però potevano e dovevano essere ancora tanti altri...).