Già dallo scorso anno
avevo iniziato la ricerca su internet di
modulatori digitali a costo contenuto. La ricerca mi aveva orientato ad usare un
TX Digitale Terrestre che, mixato con un oscillatore locale, mi potesse dare le
frequenze che noi usiamo al nostro scopo.
Consultatomi con un collega che avendo lavorato in RAI conosce molto bene le problematiche della
modulazione digitale terrestre mi ha sconsigliato vivamente di intraprendere questa strada in quanto la buona riuscita delle immagini
richiede una stabilita in frequenza e purezza spettrale dell’oscillatore locale che alla fine diventa difficile la
realizzazione. Per non parlare dell’amplificazione che deve essere
assolutamente in classe A pura altrimenti si perdono le caratteristiche
dell’immagine. La resa in potenza
ottenibile da un amplificatore in classe A e’ molto bassa a scapito di
assorbimenti molto alti di corrente. Di solito noi radioamatori vogliamo molta
potenza con pochi stadi di amplificazione.
Detto questo la strada da
perseguire è stata quella del
digitale SAT. In agosto dello
scorso anno una rivista di elettronica
ha pubblicato un tx per digitale terrestre ad un canale utilizzando un
convertitore MPEG 2 e un modulatore
digitale con uscita 40- 860 MHz della
BMB TECNOROLL ditta italiana che contattata mi ha riferito che questo modulatore poteva fornire
anche un segnale modulato in digitale
SAT, bastava settarlo alla partenza nel modo che io volevo.
Armato di tanta volontà ho realizzato lo stampato
doppia faccia per il TX digitale, diciamo che dopo molteplici controlli visto il
costo dei dispositivi ho fatto funzionare il modulatore che tramite porta RS
232 puo’ essere settato nel modo di trasmissione che si vuole DVB-T-S-C, si
puo’ regolare la frequenza di trasmissione e la potenza in uscita.
Modulatore digitale ad un canale
Foto 1 -2
Vediamo lo schema di principio del TX DVB-S a 1.2 GHz e 10 GHz: è composto dal modulatore digitale ,dall’oscillatore locale, il mixer, uno stadio amplificatore con interposto il filtro passa banda (1230 -1280) e (10.2-10.7) a seguire gli stadi amplificatori e il finale di potenza.
Foto 3
Il PLL è ricavato dall’ormai noto TX ATV 1.2 GHz con il quale tutti più o meno abbiamo iniziato a trasmettere in analogico dotato della sintonia con pic 16f84.
Il PLL è ricavato dall’ormai noto TX ATV 1.2 GHz con il quale tutti più o meno abbiamo iniziato a trasmettere in analogico dotato della sintonia con pic 16f84.
Foto 4 Schema oscillatore a PLL, oscillatore e sintonia
Foto 5
Realizzazione sintonia e
oscillatore a PLL
Foto 7 -8
Nelle foto si vede il mixer e
la realizzazione del filtro in uscita dal mixer .
Il mixer è semplicemente un
doppio bilanciato RMS 30 che si trova nelle schede surplus di telefonia mobile.
Foto 9-10
Le fotomostrano la curva di risposta
del filtro e il guadagno che non è alto data dal fatto di amplificare in
classe A ( la modulazione digitale sat non necessita di una amplificazione in
classe A pura ma comunque tenere basso i prodotti di intermodulazione Shoulders già all’inizio è meglio, ci pansano gli stadi finali ad
alzarli!)
L’oscillatore locale a 1.014
GHz è attenuato di -36 dBm
Foto 11-12
La banda passante del filtro
assicura la trasmissione del segnale DATV da 1.220 > 1.280 Ghz
Il risultato della miscelazione dei segnali sopra
descritti è questa:
Foto 13 Visializzazione tipica del segnale digitale.
Foto 14 Ai lati del panettone alto si vedono i shoulders che sono prodotti di intermodulazione delle portanti contenute nel segnale digitale questo allargamento di banda deve essere il più stretto possibile ,
la differenza fra i shoulders
e la portante digitale per noi
radioamatori è accettabile al disopra
dei 30-40 dBm.
L’uscita dal filtro a 1.2
Ghz e ’circa a – 8 dBm, questo segnale
che va a comandare il driver di potenza
può essere aumentato con il segnale in uscita del modulatore digitale
considerando che il modulatore può arrivare ad un valore di 256, io solitamente
vado ad un valore di 15- 20, ciò vuole dire che di potenza sul modulatore ce
n'è ancora. Attenzione, che aumentare questo segnale significa alzare notevolmente i shoulders,
quindi con l’analizzatore di spettro controllare sempre di rimanere nei valori
accettabili prima descritti.
Foto 15-16 Modulo di potenza circa 500 mW preceduto da un MAR 6 e un AG 102. Non ha inportanza cosa si usa come driver purchè non eccedere con l’amplificazione, per il solito motivo di non creare prodotti di intermodulazione sulla portante digitale. Nei prototipi che ho costruito ho usato anche il modulo di potenza da 20 wat RA18H1213G limitando la potenza a soli 4 Watt.
Il costo del TX non è molto
contenuto comunque vale la pena intraprendere questa strada perchè le immagini
sono perfette ed alla fine è una esperienza
nuova.
Così ci raccontava Franco IW4APQ a riguardo della sua sperimentazione nel campo dell' ATV Digitale, dopo il periodo estivo, quando rinfrescherà, dara mano al saldatore con altre interessanti realizzazioni...
Così ci raccontava Franco IW4APQ a riguardo della sua sperimentazione nel campo dell' ATV Digitale, dopo il periodo estivo, quando rinfrescherà, dara mano al saldatore con altre interessanti realizzazioni...