Questa volta faccio
il furbo, faccio copia/incolla dell' articolo di Gianfranco apparso sul sito Watt x Miglio dove descrive le nostre avventure circa il
Contest Apulia VHF QRP, questo è quanto scrive I6GFX:
Introduzione :
Giornata soleggiata con
forte vento da OVEST (oltre 30 Km/ora) tanto da dover operare la maggior parte
del contest con la 4 elementi. Soltanto verso le 12.00 UTC abbiamo deciso di
montare la 9 elementi che "fischiava" come una canna d'organo
obbligando "il rotore umano" di turno a zavorrarsi a sua volta...
Propagazione scarsa con forte QSB. Interessante il QSO con l'isola di
Pantelleria mentre la brevissima finestra di E-sporadico non ci ha dato il
tempo di sfruttarla. Lavorati 18 quadratoni e 9 stazioni I-QRP e 3 Country.
Ottimo il sistema di alimentazione collegato allo Yaesu FT-817 con batteria da
7,2 Ah mantenuta in alta efficienza con pannello solare da 500 mA. e regolatore
di tensione autocostruito. Nonostante l'impegnativa salita (gli zaini e le
spire si fanno sentire!) e il vento che ci ha sempre "martellato", il
Team della Sezione ARI di Ancona, con tanto di fotografo al seguito, ringrazia
tutti i corrispondenti per il divertimento durante questo Apulia VHF-QRP 2012
La giornata :
Il Team di IQ6AN/6 formato
da IW6ATU Guido, da suo fratello Stefano (fotografo del gruppo) da IW7EAR
Francesco e dal sottoscritto inizia ad incamminarsi alle ore 7 stimando un
tempo di salita di oltre due ore su un percorso di circa 5 chilometri con un
dislivello complessivo di 573
metri. Ci suddividiamo i pesi, ma nonostante questo, il
mio zaino è sempre più pesante degli altri; chissà perché? Mia moglie che ci
saluta dalla baita dove abbiamo pernottato, infierisce dicendo che è l’età che
avanza e che a 61 anni dovrei stare più tranquillo. E’ un classico delle donne…
Dopo circa due chilometri e
mezzo arriviamo alla fonte della Jumenta dove a 1785 metri s.l.m. sgorga
un’acqua unica per la sua freschezza e leggerezza. Questo sarà l’ultimo punto
ove poter rifornirsi e ne approfittiamo di fare come i cammelli con delle belle
sorsate oltre che a riempire le borracce. Non ci pensavo ma lo zaino ora pesa
anche di più! Adesso mi convinco che mia moglie ha ragione…
Il sole, che nel frattempo
ha scavalcato le cime dei Sibillini, ci riscalda un po’ in quanto la
temperatura è abbastanza bassa; ma quando i tornanti iniziano a farsi sentire,
quelli ancora in ombra sono un piacevole ristoro. Ci si concede qualche breve
sosta sino a raggiungere l’incrocio del sentiero che va verso Palazzo Borghese
a 2044 metri.
I restanti 189 metri
di dislivello per arrivare sulla vetta del Monte Porche sono una “pettata” che
ti rimane dentro. Il punto geodetico cementato sulla cima ci indica che siamo
arrivati sulla vetta del Monte Porche a quota 2233 metri. Inizia una
discussione sui punti geodetici dell’IGM dove ognuno di noi espone la propria
tesi. Argomento molto interessante che una volta a casa abbiamo approfondito
scoprendo di aver proferito anche qualche “castroneria”…
Mentre iniziamo ad allestire la stazione, si alzano forti
folate di ponente che rafforza di minuto in minuto obbligandoci a montare la 4
elementi Tonnà in luogo della 9 elementi della ECO modificata. Siamo costretti
ad ancorare con tiranti il leggero cavalletto di sostegno e a turno fungere da
“rotori umani”. La propagazione è scarsa, così come i collegamenti. L’effetto
evanescenza rende più difficoltoso l’ascolto ed i contatti. Ogni tanto qualche
bella conferma la riceviamo specialmente dalla Sicilia dove mettiamo in
carniere l’isola di Pantelleria. Le ore scorrono con i vari cambi alle
chiamate, all’antenna, a scattare foto ma soprattutto resistere a questo
dannatissimo vento che ci obbliga persino a sdraiarci a terra per operare.
Nonostante Eolo non receda,
visto che mi sono sobbarcato la fatica di portare sin quassù la 9 elementi,
testardo come sono(me lo dice sempre anche mia moglie), decido di assemblare
questa antenna per sostituire la degna 4 elementi. Essere riusciti ad
innalzarla è stato un grande successo. Ora il palo di sostegno suona come una
canna d’organo e chi si alterna a governarla a fine contest è come se avesse
fatto una giornata di pesi in palestra. Grazie Francesco!!!
Anche se abbiamo un’antenna più
performante, la propagazione è sempre latente e così arriviamo a fine contest
con soli 40 QSO iscritti a log.
Smontiamo
il tutto e iniziamo a discendere per tornare alla baita. Raggiungiamo la tanto
cara fonte della Jumenta dove con grande sorpresa troviamo un pastore che con
il suo gigantesco fuoristrada ci risparmierà gli oltre due chilometri che ci
separano dal piazzale della partenza. Scopriamo che è stata mia moglie con
provvidenziale intuito a convincere il pastore a venirci a prelevare. Solo lui
infatti è autorizzato ad accedere su questo tratto di percorso ove è presente
una sbarra con tanto di lucchetto e catena. Grande donna mia moglie !
Così veniva novellando Gianfranco, come sempre alcune foto sono disponibili all' album di Picasa a questo link
Mentre il video che testimonia quanto esposto da GFX (sopratutto per quello che riguarda il vento) a questo link
Così veniva novellando Gianfranco, come sempre alcune foto sono disponibili all' album di Picasa a questo link
Mentre il video che testimonia quanto esposto da GFX (sopratutto per quello che riguarda il vento) a questo link
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